TRATTAMENTO DELLA PATOLOGIA DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLARE

La patologia dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è un termine generico per un gruppo di condizioni muscolo-scheletriche e neuromuscolari che coinvolgono l’articolazione temporomandibolare, i muscoli masticatori e tutte le strutture associate. Tra le possibili cause di sindrome temporo-mandibolare vi sono: il digrignamento notturno dei denti (bruxismo), i traumi della mandibola, della testa e del collo, la malocclusione, le otturazioni o le protesi dentarie eseguite male, l’artrosi dell’articolazione e la dislocazione articolare. Il trattamento del dolore che accompagna la sindrome temporo-mandibolare può essere trattato con aspirina, fans o miorilassanti. Spesso è utile l’applicazione di un bite, specie nei soggetti che tendono a digrignare i denti. Nei casi di malformazioni anatomiche che impediscano la chiusura della bocca, invece, può essere necessario un trattamento chirurgico. La chirurgia dell’articolazione temporo-mandibolare ha assunto un ruolo importante all’interno del trattamento multidisciplinare dei disordini temporo-mandibolari articolari. Secondo le linee guida della società americana dei chirurghi dell’articolazione temporo-mandibolare (ASTMJS) il trattamento della patologia disfunzionale, ivi compreso quindi anche il trattamento chirurgico, ha tre obiettivi: riduzione del dolore, miglioramento della funzionalità articolare e rallentamento della progressione della patologia.